Sono sempre stata curiosa, desiderosa di conoscere cose nuove. Ho amato luoghi e persone che mi hanno mostrato le diverse bellezze del mondo, da quello più vicino a quello più lontano. Penso che meravigliarsi sia necessario per esistere, abbandonarsi al piacere della scoperta è fruttuoso e incontrare la bellezza in ogni situazione regala ogni giorno un motivo per amare la vita.

L’arte è per me fondamentale, in ogni sua forma e in ogni suo aspetto anche se per quanto mi riguarda si attua soprattutto attraverso l’immagine (la pittura) e la parola (la scrittura), i due canali espressivi che si alternano nel mio lavoro di artista. Ho iniziato a disegnare quando ero ragazza trovando nell’immagine la possibilità di esternare sensazioni che spesso non coincidevano con la vita reale, ma che ne facevano parte attraverso il sogno, la fantasia, le visioni e i desideri. In seguito, nonostante impegni di studio e di lavoro differenti, mi sono dedicata all’approfondimento delle tecniche pittoriche frequentando atéliers e corsi che mi permettevano di avvicinarmi sempre più all’attività artistica.

Ho aperto il mio primo piccolo studio di pittura nel 1990, a cui ne sono seguiti altri fino alla costituzione di un’associazione culturale per la promozione di eventi artistici, mostre, conferenze, laboratori e seminari, un’attività intensa e proficua che mi ha donato tante esperienze professionali ed umane.   Nel marzo 2018 ho chiuso l’atélier e mi sono trasferita definitivamente nella casa di campagna in Puglia iniziando una nuova vita a contatto con la natura e con il silenzio. Un tempo diverso.

Il segno del passare del tempo ha un potere evocativo determinante per me. Per questo amo molto i luoghi abbandonati, le ghost towns, i posti che hanno ricevuto il segno del vissuto e da questo ne sono usciti arricchiti. La bellezza armoniosa del tempo sulle cose è per me fondamentale così come il recupero di oggetti destinati ad una fine a cui invece donare un’altra possibilità. Il valore del vecchio e dell’usato, i segni che ne definiscono la storia, tutto ciò è diventato importante ed ha segnato la svolta della mia ricerca artistica.

Mi sono avvicinata alla cultura giapponese interessandomi alla visione estetica “wabisabi” per cui l’imperfezione diventa perfetta, impermanente e incompleta. La semplicità della vita in natura, il silenzio, la forma e la bellezza che accompagna il progredire dell’età sono tutte cose che appartengono ad una visione estetica che mi ha profondamente colpita tanto da farne la strada che seguo ogni giorno sia nel mio lavoro di pittrice, sia nella vita quotidiana.

Il mio recente viaggio in Giappone ha consolidato questa visione rendendola ancora più intensa e partecipe della mia persona ovvero diventando “ikigai”, la propria ragione di essere ed esistere. Con questo concetto dipingo i miei quadri e le terrecotte che spesso recupero dai mercati dando loro un nuovo aspetto, ma soprattutto un nuovo senso estetico. L’arte serve anche a questo, donare alla propria esistenza un nuovo ciclo, una nuova  identità. Non è altro che il principio dell’art therapy, attività a cui ho dedicato tanti anni presso ospedali psichiatrici, scuole o nel mio studio.

Scrivere è l’altro mio modo di esprimermi e di confrontarmi con gli aspetti della vita. La parola è uno strumento altrettanto forte quanto l’immagine, nella parola mi addentro, scavo, trovo vie d’uscita, cerco spesso la via di casa, il ritorno al sé migliorato. Ho pubblicato due romanzi, sto finendo il terzo, ma già sento la spinta di un prossimo viaggio tra gli accadimenti che vogliono essere raccontati.

In questo luogo-non luogo che è il mio sito web potete trovare le opere che sono nate nel mio percorso, dal mio percorso, per il mio percorso. E se volete incontrarmi, scrivetemi, vi aspetto al mio trullo, nella campagna pugliese, arcaica e magica.